Sono molto contento del fatto che molti finiani rientreranno presto nel Pdl, così il buongoverno liberale che sta modernizzando il Paese può andare avanti serenamente. Detto questo, noi del Pdl siamo pronti ad andare al voto, in modo da assicurare del buongoverno antigiustizialista fino ad almeno il 2015.
Devo però sottolineare il preoccupante clima da odio, espresso recentemente su un muro romano.
Infatti, pochi giorni fa, vicino alla yogurteria tibetana che frequento, ho letto una scritta barbara, riguardante proprio il mio idolo liberale ed ispiratore di vita Daniele Capezzone.
" L'intelletto ce l'ha insegnato: uccidere Capezzone non è un reato".
Una sconceria che richiama al sovietismo più cupo e truce. Mi sono indignato talmente tanto che ho deciso di cancellarla. Ho riflettutto molto sul gesto, perchè sono contrario a qualsiasi forma di limitazione della libertà d'espressione visiva, scritta o parlata.
Ehmbè però, quando è troppo è troppo, neanche Travaglio ha mai detto una cosa del genere. La scritta l'ho cancellata di persona; con la vernice grigia che usavo per colorare i trenini della libertà occidentale, quando da piccolo giocavo con i soldatini contro i nazisti.
Ancora oggi mi chiedo se ho agito nel modo corretto. Per un liberale, libertario, antigiustizialista come me è stata una difficile scelta di coscienza. Ma credo proprio di essere stato ineccepebbile:
NO ALLA VIOLENZA PSICOLOGICA E FISICA E ALLA LIMITAZIONE ESPRESSIVA, però a volte qualche pizzone morale ci vuole. Ehmbé, in un clima d'odio alimentato da una illiberale sinistra, ci vuole e come un sano pizzone
