Nooo TeNZ...nooo...la CAPACITA' RIELABORATIVA (usare funzione cerca) noooooo...!!!TeNz ha scritto:il vero valoroso analizza il rapporto con le donne...



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Nooo TeNZ...nooo...la CAPACITA' RIELABORATIVA (usare funzione cerca) noooooo...!!!TeNz ha scritto:il vero valoroso analizza il rapporto con le donne...
diobò zio ogni tanto a leggerti mi sembri il mio doppio.zio ha scritto:visto che sono ocntornato da calorosi,
vi sottopongo il mio caso, al quale voi potrete dare giudizio di asilo o di allontanamento.
sono stato fidanzato con una ragazza bellissima.
lei mi lasciò. io stetti male per circa due anni (oggi direi: il vero coglione).
successe che mi trovai per un fine settimana in vacanza al mare in tenda in un gruppo di amici dove c'era anche lei (che nel frattempo si era fidanzata di nuovo, etc.) da sola con amiche.
e successe che assieme al gruppo uscimmo fuori dal campeggio per andare a ballare.
di ritorno capitò che le facessero male i piedi per dei sandaletti che adornavano i suoi splendidi piedini.
e così dopo avermi guardato varie volte, mi offrii per portarla in braccio fino al campeggio, cosa che feci nonostante fossero ben 4 km (avevo un'altra tenuta e soprattutto un altro corpo che ancora rispondeva ai miei comandi).
durante tutto il percorso, con lei avvinghiata sulle spalle, mi tornarono grandi ricordi.
e le sue parole furono splendide: appoggiando le labbra sul collo mi disse: ma che bel profumo che hai, me lo ricordavo sai...
arrivati al campeggio la posai.
la compagnia si ritirò. io andai al bagno a fare una doccia.
tornato mi infilai a letto nella tenda.
lei arrivò e chiese: ma "zio" è andato a letto?
aprì la tenda e mi chiamò.
io feci finta di dormire.
allora ritenni che non dovevo riaprire una questione chiusa.
oggi....oggi...
oggi me la tromberei.
Sta tutto qui il busillis.scb ha scritto:L'unica cosa a cui posso ambire è un ideale a cui tendere
Rapidamente, ché sto andando al mare con le mie unghie rosicchiate: sul primo punto chiedo quante delle merci del supermercato siano state ideate, prodotte e commercializzate da maschi e quante ne vengano effettivamente acquistate dai maschi sia pure per le femmine.Blif ha scritto:Proprio perché mi ci tirate per i capelli (ma i più avveduti avranno colto come il topic sia stato scientificamente svaccato intorno a pagina 5).
Ti risponderò con le immortali parole del grande Scott Adams (tutt'altro che un maschilista, per chi non lo conoscesse):pan ha scritto: E' fuori di dubbio che ancora oggi viviamo in un mondo nomato e normato al maschile, e che gran parte delle donne ha un bagaglio solo utilitaristico del grande percorso fatto dai movimenti femministi negli ultimi 150 anni.
Entrate in un centro commerciale e chiedetevi: "Quante di queste cose comprerei per il gusto di comprarle?"
Tolto qualche attrezzo e libro, probabilmente nulla. Tutto ciò che si vende nei centri commerciali è rivolto al pubblico femminile.
Non importa chi guadagna i soldi; importa chi li spende.
Se si parla di utile, il mondo normato al maschile è un'illusione ottica. Se non si parla di utile, c'è poco su cui le norme abbiano presa.
Helmut ha scritto:Partendo dallo spunto dell'ottimo Blif che condivido in pieno, come avverrebbe l'eventuale "perdita di valore"...???
Nella mia personale interpretazione, il valore è intrinseco e assoluto (che io sia platonico, credo si sia capito da mo').pan ha scritto:Sono d'accordissimo con l'enunciato di Blif, ma nello stesso tempo pongo il problema della perdita di valore della donna agli occhi di chi?
Di se stessa? Dei maschi? Delle altre donne?
La donna che si concede con difficoltà a chi ha riconosciuto valoroso esercita commercio di sé, dunque è tecnicamente puttana.
La donna che si concede con facilità a chi non ha riconosciuto valoroso, o è folle o ne trae utile di altro genere, dunque è tecnicamente puttana.
Quel che mi attribuisci, mi sento in ottima parte di poterlo sottoscrivere.scb ha scritto:Blif, leggendo il tuo pregevole ed articolato intervento, mi sono fatto un'idea. Spero che tu voglia dirmi cosa ne pensi.
La valorosa non si concede con facilità, nè si nega ripetutamente. La valorosa si concede quando è opportuno e giusto concedersi.
Sicchè, in determinate situazioni, potrebbe concedersi dopo pochi minuti dalla conoscenza dell'hombre.
Altre volte, non gli si concederà mai.
Ciò che qui rileva non è la frequenza o la facilità nel concedersi, ma la giustezza e l'opportunità del concedersi o, alternativamente, del negarsi.
La valorosa è colei che sa quel che vuole, non è imbrigliata da facili e triti schemi socio-antropologici, non teme l'altrui giudizio, troppo spesso dettato da clichèes ( a loro volta spesso dettati da mania di controllo sociale e/o invidia).
La valorosa saprà negarsi al miliardario che può sistemarla, perchè non le piace, e pertanto non sente opportuno il concedersi.
Ma, parimenti, la valorosa si concederà al miliardario, se il concedersi le parrà piacevole e pertanto opportuno.
Come per l'arrizzacazzi, la valorosa (che ne costituisce lo speculare opposto) non è solo nella donna. C'è bisogno, sempre e comunque, dell'uomo giusto, che saprà, in ossequio alla maieutica socratica, tirar fuori il valore dalla donna che gli si staglia davanti.
Non dimentichiamo mai che valorose e arrizzacazzi sono concetti dell'interazione. Di qui la mia decisa presa di distanza dalla concezione umana di Helmut, monolitica e solitaria. Non è mai possibile giudicare una donna come concetto a sè stante.
Sento che la mia analisi è incompleta, ma sono per ora giunto a queste conclusioni.
Attendo tue, Blif
non iniziare a contraddirtiHelmut ha scritto:Nooo TeNZ...nooo...la CAPACITA' RIELABORATIVA (usare funzione cerca) noooooo...!!!TeNz ha scritto:il vero valoroso analizza il rapporto con le donne...![]()
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Non sono d'accordo Tenz, capita a volte di farsi sopraffare dal desiderio, e se le regole vanno a farsi benedire...beh, pazienza. Tra l'altro il coraggio di un'azione spesso paga più di tanti bei discorsiTeNz ha scritto: il vero valoroso non limona a tradimento.
Su questo invece sono d'accordissimo, tristezza immensa per il donnaiolo che lo fa per vantarsi con gli amici al bar.TeNz ha scritto: il vero valoroso cerca le donne per amarle e non per segnare una tacca sulla propria pistola.
Pare vi sia in commercio uno smalto semipermanente, che per le unghie è un vero toccasana.pan ha scritto: Rapidamente, ché sto andando al mare con le mie unghie rosicchiate: sul primo punto chiedo quante delle merci del supermercato siano state ideate, prodotte e commercializzate da maschi e quante ne vengano effettivamente acquistate dai maschi sia pure per le femmine.
Ti dico solo che dimentichi le molte altre categorie, cui l'appellativo non si applica:pan ha scritto: Sul punto due mi sembra di poter dire che sia l'avallo platonico al famoso detto Tutte le donne sono puttane (eccetto madri, mogli, fidanzate e talora le sorelle).
Topic o non topic, su questa faccenda dobbiamo andarci a fondo.
Direi che è un'ottima descrizione, manca solo una postilla: "per essere perfetta le mancava solo un difetto".scb ha scritto:Blif, leggendo il tuo pregevole ed articolato intervento, mi sono fatto un'idea. Spero che tu voglia dirmi cosa ne pensi.
La valorosa non si concede con facilità, nè si nega ripetutamente. La valorosa si concede quando è opportuno e giusto concedersi.
Sicchè, in determinate situazioni, potrebbe concedersi dopo pochi minuti dalla conoscenza dell'hombre.
Altre volte, non gli si concederà mai.
Ciò che qui rileva non è la frequenza o la facilità nel concedersi, ma la giustezza e l'opportunità del concedersi o, alternativamente, del negarsi.
La valorosa è colei che sa quel che vuole, non è imbrigliata da facili e triti schemi socio-antropologici, non teme l'altrui giudizio, troppo spesso dettato da clichèes ( a loro volta spesso dettati da mania di controllo sociale e/o invidia).
La valorosa saprà negarsi al miliardario che può sistemarla, perchè non le piace, e pertanto non sente opportuno il concedersi.
Ma, parimenti, la valorosa si concederà al miliardario, se il concedersi le parrà piacevole e pertanto opportuno.
Come per l'arrizzacazzi, la valorosa (che ne costituisce lo speculare opposto) non è solo nella donna. C'è bisogno, sempre e comunque, dell'uomo giusto, che saprà, in ossequio alla maieutica socratica, tirar fuori il valore dalla donna che gli si staglia davanti.
Non dimentichiamo mai che valorose e arrizzacazzi sono concetti dell'interazione. Di qui la mia decisa presa di distanza dalla concezione umana di Helmut, monolitica e solitaria. Non è mai possibile giudicare una donna come concetto a sè stante.
Sento che la mia analisi è incompleta, ma sono per ora giunto a queste conclusioni.
Attendo tue, Blif
E non deve essere cosi', altrimenti si relativizza tutto e allora chiunque puo' essere un valoroso/a, basta che siano soddisfatte le sue aspirazioni.ziggy7 ha scritto:In pratica diventa una cosa strettamente legata alla liberta' individuale. La valorosa/oso e' libera/o di seguire cio' che sente a prescindere da tutto
Temo la parola puttana perché non esiste il corrispettivo maschile.Blif ha scritto:Non cominciamo dal temere le parole, ché poi si finisce col temere le cose.