OT SANITA' DI CORPO
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
OT SANITA' DI CORPO
Un giorno di maggio, ore 17;40.
Dopo una visita mattutina dal medico di famiglia: "Non è niente. Tra un mese fai un esame cardiologico, te lo prenoto io. Se senti di nuovo il dolore vai al pronto soccorso", finalmente la scazzatissima infermiera dell'accettazione, termina di redigere il modulo di ammissione per mio suocero e lo mette sulla pila degli altri.
Dolore al torace, formicolio al braccio sinistro, senso di stanchezza; anche i bambini ormai riconoscono i sintomi dell'infarto. Il medico di famiglia invece, gli cura una esofagite... mentre quelli del pronto (sic) soccorso gli fanno passare avanti molti casi più urgenti, è la prassi: dolore al ginocchio, dolore al gomito, dolore alla caviglia.
Non è anziano mio suocero. Ha l'età di mio padre, più o meno. Fisico asciutto, abbronzato. L'ho condotto lì perchè era ormai tranquillo e soddisfatto dalla diagnosi del suo medico. Io invece che penso sempre male ed è peccato ma ci si azzecca, ero teso e preoccupato e a un primo sguardo, tra i due, quello da ricoverare sembravo io.
Ore 19;15.
Dopo sonore proteste per la prolungata attesa, un infermiere con aria di sufficienza lo fa accomodare nel gabinetto medico. Altri venti minuti e mio suocero si riaffaccia: "Vieni, che dobbiamo attendere l'esito delle analisi. Sono pronte tra un'ora". Dentro c'è una seconda sala d'attesa ricavata da un corridoio sbarrato da una porta a vetri, le seggiole sono lungo una rampa per le barelle, cosicchè ci si siede con l'anca destra più in alto dell'anca sinistra. Tanto se si devia il bacino o la colonna vertebrale, non c'è problema: siamo in ospedale...
Ore 20;30.
Le prime analisi fanno sospettare "...qualche problemino...", ci viene detto, "manca l'esame degli enzimi, poi vedremo. Ma dov'è la provetta?" La provetta giace sopra alcuni raccoglitori per documenti, alle spalle del medico che la cercava. Con una salva di vaffanculo ora sta accompagnando l'infermiere distratto, quello di prima, verso il laboratorio.
Ore 21;20.
Dopo tre ore e quaranta minuti: "Lei deve andare subito in cardiologia. Si stenda su questa lettiga. Non faccia movimenti bruschi, non si agiti, non si affatichi..."
Diagnosi: sospetto I.M.A., acronimo di infarto miocardico acuto.
Sorridi: sei su Candid Camera! Macchè: purtroppo è accaduto veramente.
Dopo una visita mattutina dal medico di famiglia: "Non è niente. Tra un mese fai un esame cardiologico, te lo prenoto io. Se senti di nuovo il dolore vai al pronto soccorso", finalmente la scazzatissima infermiera dell'accettazione, termina di redigere il modulo di ammissione per mio suocero e lo mette sulla pila degli altri.
Dolore al torace, formicolio al braccio sinistro, senso di stanchezza; anche i bambini ormai riconoscono i sintomi dell'infarto. Il medico di famiglia invece, gli cura una esofagite... mentre quelli del pronto (sic) soccorso gli fanno passare avanti molti casi più urgenti, è la prassi: dolore al ginocchio, dolore al gomito, dolore alla caviglia.
Non è anziano mio suocero. Ha l'età di mio padre, più o meno. Fisico asciutto, abbronzato. L'ho condotto lì perchè era ormai tranquillo e soddisfatto dalla diagnosi del suo medico. Io invece che penso sempre male ed è peccato ma ci si azzecca, ero teso e preoccupato e a un primo sguardo, tra i due, quello da ricoverare sembravo io.
Ore 19;15.
Dopo sonore proteste per la prolungata attesa, un infermiere con aria di sufficienza lo fa accomodare nel gabinetto medico. Altri venti minuti e mio suocero si riaffaccia: "Vieni, che dobbiamo attendere l'esito delle analisi. Sono pronte tra un'ora". Dentro c'è una seconda sala d'attesa ricavata da un corridoio sbarrato da una porta a vetri, le seggiole sono lungo una rampa per le barelle, cosicchè ci si siede con l'anca destra più in alto dell'anca sinistra. Tanto se si devia il bacino o la colonna vertebrale, non c'è problema: siamo in ospedale...
Ore 20;30.
Le prime analisi fanno sospettare "...qualche problemino...", ci viene detto, "manca l'esame degli enzimi, poi vedremo. Ma dov'è la provetta?" La provetta giace sopra alcuni raccoglitori per documenti, alle spalle del medico che la cercava. Con una salva di vaffanculo ora sta accompagnando l'infermiere distratto, quello di prima, verso il laboratorio.
Ore 21;20.
Dopo tre ore e quaranta minuti: "Lei deve andare subito in cardiologia. Si stenda su questa lettiga. Non faccia movimenti bruschi, non si agiti, non si affatichi..."
Diagnosi: sospetto I.M.A., acronimo di infarto miocardico acuto.
Sorridi: sei su Candid Camera! Macchè: purtroppo è accaduto veramente.
Meno cose si sanno più è facile avere un'opinione.
Alla richiesta della prof. di italiano "dimmi una frase con un congiuntivo" l'alunno M.M. risponde "che tu sia maledetta"
Alla richiesta della prof. di italiano "dimmi una frase con un congiuntivo" l'alunno M.M. risponde "che tu sia maledetta"
- pazza poli
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meno male che tu hai avuto tutto questo scrupolo..

ma quanta gente si potrebbe e si è già trovata in situazioni come queste??

ma quanta gente si potrebbe e si è già trovata in situazioni come queste??

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.