Nazismo dilagante (OT)

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1096 Messaggio da dostum »

Secondo la storia ufficiale Adolf Hitler si suicidò nel bunker di Berlino esattamente 74 anni fa, il 30 aprile del 1945, non lasciando eredi diretti. Tuttavia, nel 2012, il settimanale francese «Le Point» pubblicò una notizia secondo cui il cancelliere nazista avrebbe avuto un figlio da una ragazza francese. Adolf era un giovane caporale impegnato al fronte, lei una sedicenne di Fournes-en-Weppes, vicino a Lille, in cui sarebbe avvenuto l’incontro fatale tra il futuro Führer e Charlotte Lobjoie.

La ragazza lo notò mentre disegnava paesaggi su un taccuino e tra loro nacque subito una relazione che durò per alcune settimane. I due facevano lunghe passeggiate, durante le quali Hitler si dilungava in discorsi sulla politica tedesca che lei non riusciva a capire, anche perché conosceva poco la sua lingua. Una sera si consumò l’amplesso dal quale, l’anno seguente, sarebbe nato il piccolo Jean-Marie, che nel 1934 fu affidato a una famiglia del posto, i Loret.

All’inizio degli anni Cinquanta, poco prima di morire, Charlotte rivelò al figlio chi fosse il suo vero padre. Per l’uomo fu uno shock. Da allora Jean- Marie, che durante la guerra aveva fatto parte della resistenza, continuò a cercare prove certe della storia raccontatagli dalla madre, alla morte della quale avrebbe trovato in solaio alcune tele firmate da Adolf Hitler.

Un avvocato, Francois Gibault, raccontò che un giorno si trovò di fronte l’uomo che gli disse: “Maestro, io sono il figlio di Hitler! Ditemi cosa devo fare“. Gibault da allora sconsigliò sempre a Loret di rivelare le proprie origini. Negli anni Ottanta, dalla vicenda è nato il libro Ton père s’appelait Hitler (Tuo padre si chiamava Hitler), scritto dallo stesso Loret e passato inosservato, per essere ripescato proprio nel 2012, anni dopo la morte del presunto figlio del Führer, avvenuta nel 1985. La storia è stata ritenuta credibile dallo storico tedesco Werner Maser, e pare che anche Heinz Linge, maggiordomo personale di Hitler, ritenesse plausibile la vicenda, di cui non esiste però alcuna prova certa.

All’inizio del 2012, inoltre, un’altra prova sembrò confermare che Loret fosse effettivamente figlio di Hitler: il diario di un soldato britannico, Leonard Wilkes, che sosteneva di aver incontrato la Lobjoie durante la seconda guerra mondiale. In data 30 settembre 1944, infatti, scriveva Wilkes: “Una giornata interessante oggi. Ho visitato la casa dove Hitler rimase come caporale nell’ultima guerra, ho incontrato la donna che ha avuto un bambino da lui e ci ha detto che ora suo figlio sta combattendo nell’esercito francese contro i tedeschi “.

Dopo essersi fatto intervistare dalla tv russa NTV, il figlio di Jean-Marie Loret, Philippe, un idraulico 63enne, nel 2018 ha inviato il proprio DNA a Mosca, dove sarebbero conservati i resti del Führer in seguito all’ingresso a Berlino da parte dell’Armata Rossa, per provare la propria relazione di sangue con il dittatore.
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Axel del Riope
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1097 Messaggio da Axel del Riope »

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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1098 Messaggio da dostum »

BALKAN WOLF

Indagando i rapporti tra Terzo Reich e mondo animale, questo libro mostra come i nazisti abbiano sfruttato simbologie animali per ribadire e diffondere il loro sistema di differenze razziali. I nazisti tendevano a risolvere i problemi etici riducendoli al principio biologico della lotta per la sopravvivenza. In quest'ottica, i predatori, simbolicamente legati ai funzionari di partito, venivano esaltati, mentre i nemici venivano associati alle prede. Il libro inoltre mette in luce alcuni dei paradossi più stridenti dell'ideologia nazista, nella quale promozione del vegetarianesimo e leggi per tutelare gli animali coesistevano con un metodico sistema di sterminio dell'essere umano. In queste pagine il lettore troverà non solo un originale approfondimento su alcuni aspetti dell'ideologia nazista, ma anche l'attenta ricostruzione di un capitolo poco conosciuto nella storia dei diritti degli animali.
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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1099 Messaggio da dostum »

Baalkaan arrotonda?


"Il Mein Kampf, il testo alla base del nazismo di Hitler, venduto in Duomo a Milano

l Mein Kampf, il testo alla base del nazismo professato da Adolf Hitler, in vendita in piazza Duomo a Milano. Lo denuncia il consigliere regionale lombardo Manfredi Palmeri.

"Mein Kampf e Mein Leben con la foto dell'autore Adolf Hitler e l'immagine di una grande svastica in vendita liberamente sotto il Duomo! Vedere quei testi e quelle immagini a Milano, in particolare a due settimane dalla Giornata della Memoria e davanti la Cattedrale, fa venire i brividi - scrive su Facebook Palmeri - pensando a quanto indicibile Male è stato generato, a quanta vita è stata cancellata".

"Nel 2016 alle elezioni - prosegue - fu tema strumentalizzato contro i candidati di centrodestra... alcuni peraltro ebrei o figli di ebrei o sposati con ebrei o genitori di ebrei, di figli con nomi dichiaratamente ebraici! Nel 2020 la Sinistra al governo cittadino e nazionale nulla dice sul fatto che vengano venduti così (come peraltro lo sono nella vicina Mondadori o... alla stessa Feltrinelli! Pure online...)?".
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1100 Messaggio da Axel del Riope »

dostum VOTA STACY BLOOM AL FIGA GIOCO
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dostum
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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1101 Messaggio da dostum »

Baalkaan Vola al Cinema!

oppure comprati il Libro!
Un romanzo sulla sanguinaria vicenda del misterioso talismano del Furher: la freccia di Lilith. Un thriller sulle tracce della setta che da Hitler e dalle SS conduce, passando per il Tibet, fino in Sudamerica, dove si sono nascosti i carnefici del Terzo Reich scampati al processo di Norimberga, e da lì al più folle e inaspettato dei progetti: l'alleanza tra i nuovi nazisti e il fanatismo islamico. Un invisibile filo conduttore unisce fra loro il sangue del Graal, i misteriosi templi tibetani, i satanisti della società segreta Thuie, le SS di Himmler e, spingendoci ai giorni nostri, gli eredi dei Fratelli Musulmani.

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1102 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Axel del Riope ha scritto:Immagine
Queste a occhio mi sembrano le figlie di Borman o sbaglio ?

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1103 Messaggio da Blif »

Le figlie patrizzano, si sa.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1104 Messaggio da dostum »

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Durante la seconda guerra mondiale, in una base sottomarina nazista, furono nascosti alcuni container interamente realizzati con l'oro saccheggiato in guerra. Il "tesoro" lì custodito non constava di forzieri d'oro massiccio, ma di un manufatto così letale che chi possedeva "le casse di Pandora" aveva il potere di scatenare l'inferno sulla terra... Nelle inospitali distese della Groenlandia, il geologo Philip Mercer scopre una base abbandonata dell'esercito statunitense sepolta sotto il ghiaccio e un cadavere ancora carico di potenti radiazioni. Prima che lui e la seducente dottoressa Anika Klein possano indagare più a fondo, vengono travolti da un susseguirsi di eventi con un ritmo vertiginoso. Una potente società tedesca ha lanciato un'operazione per distruggere la prova del suo passato nazista. Ma uno dei mercenari aziendali conosce il contenuto delle casse di Pandora e trama di tenere il mondo intero in ostaggio, a meno che Mercer non riesca a trovare un modo per fermarlo...
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#1105 Messaggio da Axel del Riope »

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Re: Nazismo dilagante (OT)

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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1107 Messaggio da dostum »

Baaalkaaaan sono scaduti i diritti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Corri a pubblicare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! FAI QUATTRINI A PALATE
https://www.laleggepertutti.it/358981_i ... f-e-legale


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Re: Nazismo dilagante (OT)

#1110 Messaggio da dostum »

Anche in Italia è stata giustamente dedicata, quest’anno, grande attenzione all’Olocausto: giornate della memoria, incontri pubblici, visite alle sinagoghe un po’ dappertutto. Senza contare i viaggi ad Auschwitz per non dimenticare. In tanti hanno voluto ricordare quel tragico periodo delle leggi razziali e del martirio di migliaia e migliaia di ebrei da parte dei nazisti. Pochissimi si sono però chiesti che fine abbia fatto il tesoro accumulato allora dalle truppe di Hitler.

C’era una volta il «Raubkunst»
Secondo dati molto attendibili, lo Stato tedesco, a 75 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, è ancora in possesso di migliaia di opere d’arte di provenienza oscura: quadri, sculture, mobili che, in molti casi, sono esempi concreti del saccheggio nazista, il «Raubkunst». Tante opere d’arte sottratte o acquisite con metodi dubbi, soprattutto alle famiglie ebree, dall’esercito del Reich. Una rapida indagine conferma, infatti, che il patrimonio di Berlino un po’ così conservato oggi nei depositi dello Stato ammonta a 48 mila oggetti tra dipinti, opere d’arte, strumenti musicali, porcellane, libri antichi, monete e francobolli.


La scomparsa di 600mila opere d’arte
Per una piccola parte di questi oggetti (2500 circa, soprattutto quadri) deve ancora essere identificata la provenienza e la legittima proprietà. Tra il 1933, l’anno dell’avvento del Fuhrer al potere, e il 1945, quando si concluse il conflitto, il Reich ha trafugato un numero enorme di beni che sono stati sottratti soprattutto agli ebrei: secondo le fonti più prudenti, in quegli anni, in tutti i Paesi occupati, nell’ipotesi migliore si è volatilizzato qualcosa come 600mila opere d’arte. Altre versioni indicano, invece, cifre molto più consistenti: una grandissima razzia tra oggetti confiscati o sottratti a condizioni-capestro.

Solo 54 restituzioni
Il grande problema ancora oggi sul tappeto è che la Germania non ha varato una legge «ad hoc» per la restituzione delle opere agli eredi dei legittimi proprietari nel caso sia stata ovviamente accertata la reale provenienza di tali beni. Ed è piuttosto singolare il fatto che Berlino non abbia provveduto a differenza dell’Austria che già nel 2012 varò una legge per dare a Cesare quel che è Cesare. Oggi, a Berlino e dintorni, tutto è bloccato (o quasi) proprio per la mancanza dello specifico provvedimento legislativo: secondo gli elenchi visionati presso l’ente che amministra i beni pubblici sotto la giurisdizione del ministero delle Finanze tedesco (il Bundesverwaltungsamt) sono state finora identificate e restituite appena 54 opere, una miseria. Anche se in grave ritardo, non sarebbe quindi il caso di recuperare il tempo perduto? Frau Merkel, pensaci tu.
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