si vedono ricercatori che non fanno veramente niente vivacchiare fra pseudoricerche e pseudopubblicazioni che altro non sono che riassunti fra varia bibliografia.
altri con ottima capacità critica arginati e confinati spesso nel ruolo di "tecnico laureato" stipendiato da un dipartimento.
dove sono i baroni di una volta?
il sistema era lo stesso, ma per essere allievo di un barone dovevi essere qualcuno controcojonato.
oggi basta che diventi un buon segretario....
ma mi spiegate perchè un giovane vecchio di 36 anni deve costringersi a vincere un concorso bandito per lui per sopravvivere prima con 1.100 euro al mese poi da confermato con 1700 (a tempo pieno) per la sola passione di svolgere quella che lui vede come ricerca, come possibilità di approfondire i propri studi, e invece sarà la pedina di una scacchiera fra i docenti ordinari nella suddivisione dei finanziamenti del dipartimento?
se lo stesso giovanevecchio avesse dedicato quello stesso tempo alla professione privata adesso sia come libero professionista, che come dipendente avrebbe prestigio e probabilmente uno stipendio sopra i 60.000 euro all'anno.
l'italia non ama chi ricerca.
l'università non coltiva i suoi ricercatori.
mah....
mi tocca essere d'accordo con squirto.........maguardachemitoccaadire.....
