Secondo me il vero dato è la % di persone che appartengono al ceto medio, questo identifica la qualità della vita all’Interno di una nazione indipendente dalla forma di governoFloppy Disk ha scritto: ↑27/02/2024, 23:31Può farlo a breve termine, non a lungo. A un certo punto non sarà più sufficiente riempire la pancia ma occorrerà creare le basi per sviluppo, crescita, innovazione e benessere che sono i veri pilastri di un Paese degno di questo nome. Una dittatura non può farlo per definizione essendo una sorta di bastione nazionale e morale contro la "corruzione" che c'è al di fuori. Basti pensare a quelle del Novecento: crollate quasi tutte, o sotto i colpi della guerra da lo stesse scatenate (fascismo e nazismo) o perché come l'URSS implose sotto il peso della propria pesantezza burocratica, della mancanza di contatto con la realtà e della concorrenza economica spietata con il capitalismo, che con tutti i suoi difetti e le disuguaglianze che produceva e produce è anche quello che ci permette ancora di reggerci in piedi. Sei un liberale, lo dovresti sapere meglio di me.
Inoltre, come già dissi in passato, in democrazia se non ti piace un leader lo mandi via alle elezioni. Tanto per fare un esempio concreto: se gli americani pensano che Biden sia diventato una sciagura, voteranno Trump. Nel 2028, se ritengono che Trump sia stato ancora peggiore lo manderanno via in favore dell'avversario e così via. Tutto questo restando dentro la cornice dello stato di diritto; alterare quella presuppone a mio avviso intenzioni malevole e non va confusa con la semplice "sburocratizzazione", termine peraltro fumoso.
Cina, Saudi Arabia, emirati non sono democrazie ma il ceto medio si allarga da anni. L’Italia è una democrazia ma il ceto medio si restringe.
Non è la forma di governo che fa lo differenza, o lo è solo in parte (le non democrazie sono più snelle, prendono decisioni più in fretta e le mantengono a lungo termine molto meglio delle democrazie dove quasi per forza destra e sinistra, visto i pochi risultati, si alternano al governo in un carosello che porta allo stallo)
La differenza è fatta dalle persone che fanno funzionare uno stato, non da come vengono elette
Vuoi convenire con me che in uno stato ideale dove la stragrande maggioranza della popolazione può essere inquadrata tra ceto medio e benestanti, la tipologia di governo è irrilevante?
Siamo veramente sicuri che sia interesse di chi viene votato dai poveri attuare una effettiva riduzione della povertà? (Quindi perdere i propri voti e il proprio potere)
Non dovrebbe essere obbiettivo di qualunque forma di governo allargare il ceto medio? Finché i partiti si potranno sostenere su un elettorato diverso dal ceto medio, non ci sarà necessità politica di mitigare la povertà. Stessa cosa per la ricchezza, mentre i poveri sono tanti e contribuiscono alla politica con tanti voti, i ricchi sono pochi e contribuiscono con tanti soldi
Il problema della democrazia sta principalmente nella possibilità di voto di ricchi e poveri, facendo il modo che la politica si aggrappi alle palle il ceto medio come una sanguisuga, di fatto restringendo