Lo sconfinamento avvenuto “in Estonia” è da intendersi in senso molto lato, si è verificato nel bel mezzo del Golfo di Finlandia, precisamente sull’isola di Vaindloo. Un articolo di Reuters conferma che l’incidente è effettivamente accaduto in quella zona.GeishaBalls ha scritto: ↑19/09/2025, 17:33
E la guerra in Ucraina l’ha “voluta” Biden, mentre Putin è un povero ingenuo che ci è cascato.
Ora Putin sta andando in Estonia ma anticipo la spiegazione di Cicciuzzo, Azophas (con spiegone di Sottodinove):
- è una provocazione del cielo estone che non si è spostato, dopotutto i russi hanno sempre volato da quelle parti
- non mi fido degli estoni, non so se sia vero
- è difficile far volare i mig, se sono arrivati in Estonia sarà per un errore. Ma avete visto quanti bottoni e levette ci sono su un aereo? Se è difficile un drone, figurati un aereo
- … e comunque figuriamoci su Putin fa qualcosa di male
https://it.euronews.com/2025/09/19/tre- ... ellestonia
L’articolo sottolinea inoltre che sconfinamenti di questo tipo sono "molto comuni" e, del resto, non potrebbe essere altrimenti, considerata la complessità e la natura “assurda” dei confini marittimi in quell’area.
Alcuni, però, fraintendono la situazione, immaginando che i caccia MIG russi abbiano sorvolato i centri abitati estoni o che qualcuno si sia precipitato fuori al balcone gridando “Ci stanno invadendo!”. In realtà, Vaindloo si trova a ridosso delle acque internazionali, e i russi non sono stati “respinti” come alcuni articoli sensazionalistici riportano, parlando di F-35 italiani che avrebbero “scacciato” i velivoli russi.
Gli aerei russi stavano semplicemente transitando da un punto A a un punto B, prevalentemente in acque internazionali, e il presunto sconfinamento potrebbe essere avvenuto in modo del tutto casuale, senza alcuna intenzione aggressiva. Nessuna invasione, quindi è importante mantenere la calma e comprendere la complessità dei confini marittimi e aerei nella regione.
Per contestualizzare, il Golfo di Finlandia è una delle aree più congestionate e intricate dal punto di vista geopolitico, i confini territoriali marittimi sono estremamente ristretti e spesso poco chiari. Non sorprende dunque che episodi di sconfinamento spesso di pochi metri, minuti o secondi si verifichino abbastanza regolarmente.
Ad esempio, secondo fonti militari e di sicurezza, questi “incursioni” aeree o marittime avvengono con frequenza e sono spesso riconducibili a errori di navigazione, variazioni meteorologiche, o semplicemente all’alta densità di traffico militare e civile nell’area. Non rappresentano pertanto una minaccia imminente, ma piuttosto un rischio operativo normale in una zona così complessa.
Se vogliamo in gergo trovare un movente di questa isteria-fobia lo possiamo anche classificare come "il bebè che piange e arriva la mamma che gli dà la tetta" chi sarebbe la mamma?
La “mamma” in questa storia è la NATO, mentre il bebè sono quei Paesucoli al confine che hanno capito che il giochino "economico" funziona, e cioè al primo urlo " ci stanno invadendo" ecco che arrivano ingenti finanziamenti in quei piccoli Paesi per “rinforzare” quei confini, ( per quanto riguarda l'Estonia spesso invisibili o poco definiti che in passato venivano oltrepassati senza grandi proteste... fino a oggi.)
Oggi, invece, l’attenzione o meglio, la fobia per questi sconfinamenti è molto più accentuata. Come insegna l’esempio della Polonia, gridare al lupo al lupo si è rivelato utile, almeno finora, almeno economicamente per far arrivare risorse ingenti da destinare all’apparato militare-industriale locale, un settore che soprattutto da quelle parti è permeato da corruzione a volontà, e i soldi finiscono in mano ai vari capocchia locali...
Ma certamente Gheishaball è preoccupato, pensa davvero che ci stiano invadendo. Io esorto lui ed estipendiente di armarsi e partire per presidiare i confini di quei Paesucoli. Uno va a controllare i confini marittimi ingarbugliati dell'Estonia e l'altro va in Polonia. Proteggete la patria. ursula sarebbe orgogliosa