Despe1 ha scritto:Helmut ha scritto:Scorpio ha scritto:
hai dimenticano le declinazioni, tabaric, Helmut....
Appartengo alla generazione che ha studiato il latino alle medie e alle superiori...

Perchè, non si studia più adesso?
Secondo me lo scoglio più grande è la fonetica totalmente diversa, a partire dalle vocali prounciare in maniera totalmente differente. Mi ero studiato un pó di russo sui libri all'università , ma poi quando ho sentito il russo parlato sulle prime temevo di avere sbagliato lingua.
Per non parlare dell'impronunciabile carattere Ñ‹
Peró devo dire che col tempo - cominciando a capirci qualcosa - sto anche apprezzando maggiormente quella particolare musicalità della lingua russa, che all'inizio mi sembrava del tutto impercettibile.
Non sono d'accordo, tabaric, Despe adin!
La lungua che continuo a considerare più gradevole è lo spagnolo castigliano, ed in particolare quello parlato dalle colombiane o equadorene!
Ad esempio, quello parlato dai cubani è sgradevole: è tutto una mangiata d'aria! Come trovo duro quello degli spagnoli ...
ovviamente è una mia sensazione, dato che anche nel raggio di 100km, come da noi del resto, ci sono differenze e non da poco!
Il piemontese degli astigiani è diverso da quello dei torinesi, per non parlare poi dei vercellesi, alessandrini, valsusini...
Cmq, la lingua parlata di Tolstoj, la trovo poco seducente, vaga, anche se è sempre meglio della "scivolosità " del polacco.
PS: è una mia umile e modesta opinione ovviamente..