SuSEr ha scritto:Voler ricondurre tutte le varianti del sesso alla classificazione etero/omosex/bisex è una semplificazione eccessiva (che come tutte le semplificazioni funziona poco).
Per chi ha una visione del sesso piuttosto ampia, non vincolata da forme mentali e modelli particolarmente restrittivi, per i motivi più disparati, magari è da considerarsi una semplificazione. Necessaria, purtroppo, in certi casi. E sottolineo 'purtroppo'.
Che le varianti del sesso siano molteplici e non riconducibili soltanto alla triade 'etero-omo-bisex', è sacrosantamente vero. Il "problema", sorge allorquando ci si confronta con qualcuno che non considera - o addirittura rifiuta - l'esistenza di quelle varianti.
Per convenzione, dunque, si dirà che l'etero è colui/colei che fa sesso con una persona di sesso opposto; l'omosessuale, con una persona dello stesso sesso; il bisessuale, con entrambi.
Limitatamente a tale schema, e visto che gli interrogativi posti dai più non sono mancati, ne aggiungo volentieri qualcuno anche io. E domando:
Se un etero maschio che cerca il rapporto con una trans o un travestito è da ritenersi tale, come va considerato, in virtù della "logica comune", un etero che esclude a priori tale rapporto, preferendo esclusivamente una donna?
Puó dirsi bisessuale, un etero maschio che non ha mai avuto rapporti sessuali con una femmina, ma soltanto con altri maschi?
Cosa spinge chi si professa 'etero ma con simpatie trans', a cercare il rapporto con un uomo (e la prova spiegata in un mio precedente post, puó farla chiunque)? Se non è omosessualità latente (o ipocrisia), cos'è?
Non sono un illuminato e sono qui per capire. Magari se qualcuno dei diretti interessati mi risponde, non posso che ringraziarlo.