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ho cambiato idea grazie a lord...
voglio scritturare il pincer nero che si chiava la pantera rosa... è mejo di nacho vidal!!!!!!!

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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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naaa mavco il pincer è molto più cattivo e grintoso...
cazzo lo sto riguardando ossessivamente... me fa morì

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@ Squirto/balkan wolf.
Finalmente, ho capito perchè non riusciamo ad intenderci, riguardo alla consensualità nella necrofilia.
I vocabolari, i manuali di giurisprudenza e il buon senso chiariscono che il consenso si attua (e non potrebbe essere diversamente) tra due esseri animati i quali stringono un accordo di un certo tipo.
Esempio: io chiedo a Tizio se mi puó prestare la sua auto ed egli potrà accondiscendere o no.
Nel primo caso, si realizza la famosa consensualità (Tizio mi ha dato espressamente il suo permesso); nel secondo caso, evidentemente, no.
Passiamo al caso del dildo, o di un qualsiasi altro oggetto, e all'esempio del cadavere, declassato alla stessa stregua di una cosa.
In entrambi i casi, il termine consensualità non ha motivo di esistere, giacchè, nell'usare un dildo, e nell'abusare di un corpo privo di vita, io non mi preoccupo di chiedere loro il permesso, non potendomi aspettare alcuna risposta.
Insomma, il dildo e il cadavere sono enti passivi, inanimati, che subiscono un'azione e non possono in alcun modo far valere un loro pensiero e un eventuale diniego (non sussiste reciprocità tra gli enti).
Quindi, quale tipo di consenso si puó prefigurare fra una persona e un oggetto?
Nessuno! Si tratta di un ragionamento assurdo!
Semplicemente, il necrofilo ha buon gioco nell'unirsi all'oggetto delle sue brame, poichè questo è impedito, essendo inerme, a tentare una pur minima reazione.
In questa prospettiva, il necrofilo non solo è protagonista di un atto deplorevole, ma puó essere considerato un vile che abusa di colui che un tempo fu e che, in virtù di tale dignità , lungi da essere comparato ad un semplice dildo, merita senz'altro un altro trattamento e riverenza.
Anche gli atei, i miscredenti non possono esimersi dal riconoscere la superiorità di un cadavere, rispetto ad un qualsiasi oggetto (Foscolo docet).
P.S.
Perdonate il tono apparentemente ironico e sussiegoso: non era assolutamente mia intenzione irridere chicchessia o ergermi a saccentone, ma ritengo che non si possa distorcere il senso delle parole, specialmente quando si discute di temi tanto delicati.
Finalmente, ho capito perchè non riusciamo ad intenderci, riguardo alla consensualità nella necrofilia.
I vocabolari, i manuali di giurisprudenza e il buon senso chiariscono che il consenso si attua (e non potrebbe essere diversamente) tra due esseri animati i quali stringono un accordo di un certo tipo.
Esempio: io chiedo a Tizio se mi puó prestare la sua auto ed egli potrà accondiscendere o no.
Nel primo caso, si realizza la famosa consensualità (Tizio mi ha dato espressamente il suo permesso); nel secondo caso, evidentemente, no.
Passiamo al caso del dildo, o di un qualsiasi altro oggetto, e all'esempio del cadavere, declassato alla stessa stregua di una cosa.
In entrambi i casi, il termine consensualità non ha motivo di esistere, giacchè, nell'usare un dildo, e nell'abusare di un corpo privo di vita, io non mi preoccupo di chiedere loro il permesso, non potendomi aspettare alcuna risposta.
Insomma, il dildo e il cadavere sono enti passivi, inanimati, che subiscono un'azione e non possono in alcun modo far valere un loro pensiero e un eventuale diniego (non sussiste reciprocità tra gli enti).
Quindi, quale tipo di consenso si puó prefigurare fra una persona e un oggetto?
Nessuno! Si tratta di un ragionamento assurdo!
Semplicemente, il necrofilo ha buon gioco nell'unirsi all'oggetto delle sue brame, poichè questo è impedito, essendo inerme, a tentare una pur minima reazione.
In questa prospettiva, il necrofilo non solo è protagonista di un atto deplorevole, ma puó essere considerato un vile che abusa di colui che un tempo fu e che, in virtù di tale dignità , lungi da essere comparato ad un semplice dildo, merita senz'altro un altro trattamento e riverenza.
Anche gli atei, i miscredenti non possono esimersi dal riconoscere la superiorità di un cadavere, rispetto ad un qualsiasi oggetto (Foscolo docet).
P.S.
Perdonate il tono apparentemente ironico e sussiegoso: non era assolutamente mia intenzione irridere chicchessia o ergermi a saccentone, ma ritengo che non si possa distorcere il senso delle parole, specialmente quando si discute di temi tanto delicati.
Ultima modifica di Olivia Saint il 15/10/2007, 12:37, modificato 2 volte in totale.
[quote="balkan wolf"]Ora con sta moda delle liberta, sto buonismi imparante, di giustifiare tutto e tutti esiste un'assuefazione al peggio del peggio che non ha più fine!!
ok ci ho ripensato... CENSURATE STO STRONZO

moda della libertà ????? amigo ma come cazzo stai??? e non sono ironico
quanto al buonismo bof io contemplo il "genocidio difensivo" ( e anche qui non sono ironico ) ma pensa te c'ho sta moda della libertà
ma rob de matt
Io ho espresso, come del resto te, la mia opinione.
Non sei daccordo! be pazienza di certo non mi togli il sonno.
Ognuno per la suo strada, non dobbiamo ne mangiare e ne bere assieme!!
cmq io non ho offeso nessuno, educazione ragazzo.
ok ci ho ripensato... CENSURATE STO STRONZO


moda della libertà ????? amigo ma come cazzo stai??? e non sono ironico
quanto al buonismo bof io contemplo il "genocidio difensivo" ( e anche qui non sono ironico ) ma pensa te c'ho sta moda della libertà
ma rob de matt
Io ho espresso, come del resto te, la mia opinione.
Non sei daccordo! be pazienza di certo non mi togli il sonno.
Ognuno per la suo strada, non dobbiamo ne mangiare e ne bere assieme!!
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Trovare è niente. Il difficile è aggiungere a se stessi quello che si trova ..
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qui sta il punto "è stato" ma non è piu' di conseguenza ha ragione squirto.Olivia Saint ha scritto:Credo, non vorrei sbagliarmi, che la consensualità presupponga sempre un preciso atto di volontà dell'interessato; altrimenti si sfocia pur sempre nella violenza.Squirto ha scritto:Olivia Saint ha scritto:Perdona l'ignoranza, ma non riesco a comprendere come la necrofilia, anche intesa in un'accezione più ampia, possa essere considerata consensuale, visto che una delle parti in causa non è più o, comunque, è del tutto impossibilitata a far valere le sue ragioni e a reclamare i suoi diritti.balkan wolf ha scritto:
x olivia
non accostare necrofilia a animal sex di grazia... la necro è immorale ma lecita e consensuale l'animal è uno stupro non consensuale...
Certo, si potrebbe contemplare il caso di un rapporto sessuale di questo tipo con una persona che abbia espresso, prima di morire, la sua chiara volontà alla partecipazione.
Al di là di questa discutibile eccezione, non mi capacito sul senso e sul valore del termine consensualità nella necrofilia.
c'è consensualità nel senso che c'è assenza di volontà perchè c'è assenza di vita. quel corpo è solo materia morta. è come chiedersi se un dildo ha voglia di scopare con noi.
Un dildo è concepito come un oggetto, dal momento della produzione, fino al suo esaurimento.
Un cadavere è stato una persona, in vita, e questa sua prerogativa non cessa totalmente al momento del decesso.
fermo restando il nostro non acettare tale fatto, causa dolori avvenuti nella nostra famiglia, ci sono pure io nel mazzo.
Per quanto riguarda il rapporto uomo animale è sempre una violenza sessuale, potrei fare un'unica eccezzione, la donna con il doberman in appartamento che tutta nuda si mette carponi e cerca di farsi scopare, penso ci sia anche una leggenda metropolitana sull'argomento, comunque tornando al porno con gli animali, in tale pratica c'è sempre e sottolineo sempre violenza, anche se come evidenzia balkan non è la piu' grave, essendo tale pratica commerciale e sottostante alle leggi commerciali della produttività , non penso si facciano tanti scrupoli nel "convincere" un animale "reticente" a far sesso con "l'attore" di turno....mamma mia quante virgolette ho messo, baci.
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che caruccie le tartarughine, povera quella che cadeLord Zork ha scritto:http://ziza.ru/2007/10/11/seksualno_ras ... otnye.html



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qui stà il problema, si vuole dare una superiorità ad un cadavere solo per paura della morte, pensando che anche da morti continiuamo a valer qualcosa, non pensando che anche da vivi il valore è insignificante.Olivia Saint ha scritto:@ Squirto/balkan wolf.
Finalmente, ho capito perchè non riusciamo ad intenderci, riguardo alla consensualità nella necrofilia.
I vocabolari, i manuali di giurisprudenza e il buon senso chiariscono che il consenso si attua (e non potrebbe essere diversamente) tra due esseri animati i quali stringono un accordo di un certo tipo.
Esempio: io chiedo a Tizio se mi puó prestare la sua auto ed egli potrà accondiscendere o no.
Nel primo caso, si realizza la famosa consensualità (Tizio mi ha dato espressamente il suo permesso); nel secondo caso, evidentemente, no.
Passiamo al caso del dildo, o di un qualsiasi altro oggetto, e all'esempio del cadavere, declassato alla stessa stregua di una cosa.
In entrambi i casi, il termine consensualità non ha motivo di esistere, giacchè, nell'usare un dildo, e nell'abusare di un corpo privo di vita, io non mi preoccupo di chiedere loro il permesso, non potendomi aspettare alcuna risposta.
Insomma, il dildo e il cadavere sono enti passivi, inanimati, che subiscono un'azione e non possono in alcun modo far valere un loro pensiero e un eventuale diniego (non sussiste reciprocità tra gli enti).
Quindi, quale tipo di consenso si puó prefigurare fra una persona e un oggetto?
Nessuno! Si tratta di un ragionamento assurdo!
Semplicemente, il necrofilo ha buon gioco nell'unirsi all'oggetto delle sue brame, poichè questo è impedito, essendo inerme, a tentare una pur minima reazione.
In questa prospettiva, il necrofilo non solo è protagonista di un atto deplorevole, ma puó essere considerato un vile che abusa di colui che un tempo fu e che, in virtù di tale dignità , lungi da essere comparato ad un semplice dildo, merita senz'altro un altro trattamento e riverenza.
Anche gli atei, i miscredenti non possono esimersi dal riconoscere la superiorità di un cadavere, rispetto ad un qualsiasi oggetto (Foscolo docet).
P.S.
Perdonate il tono apparentemente ironico e sussiegoso: non era assolutamente mia intenzione irridere chicchessia o ergermi a saccentone, ma ritengo che non si possa distorcere il senso delle parole, specialmente quando si discute di temi tanto delicati.
scusate i tre post uno dopo l'altro.
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@ coaduramaipaura:
Io non riconosco una superiorità al cadavere per paura della morte, ma in virtù del ricordo della persona amata.
Senza dubbio, un corpo in putrefazione è senza significato, se privato del complesso di valori e di significati che lo inglobano.
Non dimentichiamo, inoltre, che per i credenti un cadavere non è un semplice contenitore di cui sbarazzarsi.
Io non riconosco una superiorità al cadavere per paura della morte, ma in virtù del ricordo della persona amata.
Senza dubbio, un corpo in putrefazione è senza significato, se privato del complesso di valori e di significati che lo inglobano.
Non dimentichiamo, inoltre, che per i credenti un cadavere non è un semplice contenitore di cui sbarazzarsi.