xx86 ha scritto:
Tutto ciò poi quando lo fai, la domenica poi il lunedi torni al lavoro?.......si se hai la passione ma è da spaccarsi la schiena. Ho un orto di 500mq e già quello è un impegno non da poco anche perchè non ho macchinari e faccio solo biologico.
allora gente vediamo di capirci: in giro ci sono piccoli coltivatori diretti, soprattutto del circuito del bio, che cercano terreno da coltivare e lo prendono in affitto: tu a parte il terreno non ci metti nulla, si arrangiano loro in tutto e per tutto.
Chi ha grandi appezzamenti in questo momento produce in genere due cose: vino (se ha terreno compreso nei vari territori doc docg igt ecc: e girano cifre allucinanti soprattutto per i vini che tirano in questo momento) oppure colture per biocarburante. tutto il resto, ti raccontano alle associazioni dei coltivatori, non conviene perche' nell'ottica speculativa non porta soldi a breve termine.
a riprova vi basta andare in calabria e vedere quanta frutta non e' stata raccolta quest'anno perche' la gdo compra frutta a prezzo stracciato da paesi come marocco o spagna.
c'e' pero' chi piscia fuori dal vaso delle suddette associazioni e decide ad esempio di produrre canapa sativa, oppure produzioni di qualita' oramai tralasciate dalla grande produzione come grani particolari, tipi di patate e via dicendo: in genere proprio perche' sono produzioni di nicchia, non han bisogno di grandi appezzamenti e chi le produce in genere ha gia' accordi di vendita del prodotto che andrebbe a coltivare, ma fatica a trovare la terra necessaria per coltivare.
tanto per farvi un esempio in zona da me un gruppetto di piccoli coltivatori consegnano frutta e verdura di stagione a prezzo minore della gdo a negozi bio, trattorie e a gruppi gas vivendo piu' che dignotosamente con il ricavato con beneficio evidente delle parti: chi compra sa che e' prodotto a km 0, sa come e' prodotto e quando vuole puo' pure andare a trovare il coltivatore e verificare di persona.
casualmente questa sarebbe la prospettiva migliore e piu' efficace per pararsi le chiappe visti gli scenari prossimi venturi in termini di distribuzione e produzione del cibo, biodiversita' ed altre sciocchezzuole che ora non fan soldi visibili ma che a breve e medio termine faranno qualita' della vita.
non si tratta quindi di vendere o comprare appartamenti per speculare, ma investire su sostenibilita' e qualita' della vita a medio e lungo termine, a patto di prendersi la briga di alzare il culo ed informarsi seriamente su chi vuole portare avanti un certo ragionamento sull'agricoltura sostenibile.
in questa direzione stanno cominciando a formarsi gruppi di acquisto di terreno con una formula di questo tipo: tot persone mettono un quota per comprare terreno agricolo che poi affittano a determinate condizioni di coltivazione a coloro i quali rispettano i valori del gruppo stesso.
Inutile dire che come investimento a medio e lungo termine anche dal punto di vista etico e di buonsenso non mi pare poi cosi' male.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995