(OT) Politica Estera

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giorgiograndi
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Re: (OT) Politica Estera

#241 Messaggio da giorgiograndi »

Johnny Wadd ha scritto:
19/09/2025, 14:49
Certo che sono sarcastico, sana famiglia MAGA perchè per i MAGA solo quel tipo di famiglia è sana e benedetta da Dio.

I transgender sono di sinistra? certo, dovrebbero essere masochisti ad essere sostenitori di Trump e dell'estrema destra che li considera nel caso migliore dei freak. Uno scherzo della natura a cui ovviamente non vanno concessi diritti.

Ti informo che fare apologia di fascismo in Italia è vietato per legge, anzi dalla Costituzione, quindi in pubblico non puoi dire tutto quello che ti passa per la testa. Se no uno potrebbe esaltare anche la pedofilia e se non gli viene permesso dire che è un atto antidemocratico. Abbiamo avuto il ventennio fascista che ha lasciato solo macerie dell'Italia, il minimo è stato vietarne la ricostituzione del partito e farne apologia in pubblico.

In America vedi solo l'intolleranza dei progressisti, a destra tutti santi. Già solo dire questo dice che non sei minimamente obiettivo. Io dico che esiste l'intolleranza sia a destra che a sinistra, a destra penso che per come ragiona uno con quelle idee politiche per forze di cose si è meno tolleranti di uno di sinistra. Esempio: Quello di sinistra è intollerante verso chi vuole togliere i diritti alle minoranze, quello di destra lo diventa verso quello che vuole dare piu' diritti alle minoranze pensando che cosi vengono tolti a lui. Un tipo di intolleranza ben diversa, ovviamente parliamo di intolleranza pacifica e manifestata a parole. Se poi si passa all'omicidio diventa intolleranza criminale e se si arriva a tanto o sei di destra o sei di sinistra meriti la galera.
Ah no, questo e' un luogo comune abbastanza sbagliato.
Se parliamo di trans (tette e terapia ormonale), non votano tutti a sx... anzi, una % in crescita e' indipendente o conservatrice (stessa cosa per LBG, dove i dem perdono voti ad ogni elezioni)
I travestiti e tutto cio' che c'e' dopo la T di LBGT... votano a sx, perche' vogliono diritti che non gli spettano (per esempio essere chiamati con il pronome che scelgono e di essere riconosciuti per quello che decidono di essere)
Non hai nessun diritto di sceglierti il pronome come non hai il diritto di pretendere che io ti identifico come fa piacere a te e non come ti vedo io.

Per esempio, con un bel trans uso pronomi femminili (ci mancherebbe). Con un uomo con la parrucca, maschili. E' una questione di rispetto per il trans femminile, che si spacca il culo in palestra, prende ormoni, sta a dieta per appunto apparire donna. Che e; il motivo perche' i trans cominciano a schifare i dem
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Johnny Wadd
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Re: (OT) Politica Estera

#242 Messaggio da Johnny Wadd »

Se fosse vero che votano per Trump vuol dire che i masochisti sono in aumento tra i trans, le lesbiche e gli omosessuali.

Sui diritti: rovesciando il discorso, ma tu chi sei per dire che quello che pensi tu sia giusto e quello degli altri sbagliato? ti ritieni l'oracolo della verità?

I Transgender non sono travestiti, su questo fai parecchia confusione e semplifichi un argomento con implicazioni psicologiche e fisiche delicate e complesse che certo non puoi comprendere, specie con la mentalità che ti ritrovi.

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Re: (OT) Politica Estera

#243 Messaggio da GeishaBalls »

Johnny Wadd ha scritto:
19/09/2025, 13:16
giorgiograndi ha scritto:
19/09/2025, 12:57
[
Ti rendi conto che tu sei stato convinto da repubblica che chi ha sparato a Kirk sia un maga, quando era il fidanzato di un trave di estrema sinistra che odiava specialmente Kirk?
Quindi dici che è stato il fidanzato transgender a convincere e traviare il bravo ragazzotto americano cresciuto in una sana famiglia MAGA a sparare a Kirk?

Questo che definisci trave con chiaro intento dispregiativo è il mandante dell'omicidio?

Quindi nella tua mente bacata tutti i transgender sono dei criminali come tutti quelli di Sinistra. Complimenti per la raffinata analisi. :)
A me che il killer fosse MAGA non importa un granché, mi sembrava importante mettere in dubbio le certezze sbandierate fin da subito da Trump, Meloni eccetera che ci fosse un complotto della sinistra mondiale. E che il killer non sia un frutto della sinistra mondiale a questo punto è acclarato. Quando la vedova Kirk si rivolge a un generico nemico dicendo “non vi rendete conto cosa avete scatenato” dovrebbe rivolgersi ai maga che si innamorano di trans.

Se fosse ancora MAGA oppure no cambia poco, certo possiamo dire che sono prive di fondamento le accuse di complotto alla sinistra mondiale. Il nemico ora sono i conservatori confusi

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Re: (OT) Politica Estera

#244 Messaggio da GeishaBalls »

giorgiograndi ha scritto:
19/09/2025, 15:25
Johnny Wadd ha scritto:
19/09/2025, 14:49
Certo che sono sarcastico, sana famiglia MAGA perchè per i MAGA solo quel tipo di famiglia è sana e benedetta da Dio.

I transgender sono di sinistra? certo, dovrebbero essere masochisti ad essere sostenitori di Trump e dell'estrema destra che li considera nel caso migliore dei freak. Uno scherzo della natura a cui ovviamente non vanno concessi diritti.

Ti informo che fare apologia di fascismo in Italia è vietato per legge, anzi dalla Costituzione, quindi in pubblico non puoi dire tutto quello che ti passa per la testa. Se no uno potrebbe esaltare anche la pedofilia e se non gli viene permesso dire che è un atto antidemocratico. Abbiamo avuto il ventennio fascista che ha lasciato solo macerie dell'Italia, il minimo è stato vietarne la ricostituzione del partito e farne apologia in pubblico.

In America vedi solo l'intolleranza dei progressisti, a destra tutti santi. Già solo dire questo dice che non sei minimamente obiettivo. Io dico che esiste l'intolleranza sia a destra che a sinistra, a destra penso che per come ragiona uno con quelle idee politiche per forze di cose si è meno tolleranti di uno di sinistra. Esempio: Quello di sinistra è intollerante verso chi vuole togliere i diritti alle minoranze, quello di destra lo diventa verso quello che vuole dare piu' diritti alle minoranze pensando che cosi vengono tolti a lui. Un tipo di intolleranza ben diversa, ovviamente parliamo di intolleranza pacifica e manifestata a parole. Se poi si passa all'omicidio diventa intolleranza criminale e se si arriva a tanto o sei di destra o sei di sinistra meriti la galera.
Ah no, questo e' un luogo comune abbastanza sbagliato.
Se parliamo di trans (tette e terapia ormonale), non votano tutti a sx... anzi, una % in crescita e' indipendente o conservatrice (stessa cosa per LBG, dove i dem perdono voti ad ogni elezioni)
I travestiti e tutto cio' che c'e' dopo la T di LBGT... votano a sx, perche' vogliono diritti che non gli spettano (per esempio essere chiamati con il pronome che scelgono e di essere riconosciuti per quello che decidono di essere)
Non hai nessun diritto di sceglierti il pronome come non hai il diritto di pretendere che io ti identifico come fa piacere a te e non come ti vedo io.

Per esempio, con un bel trans uso pronomi femminili (ci mancherebbe). Con un uomo con la parrucca, maschili. E' una questione di rispetto per il trans femminile, che si spacca il culo in palestra, prende ormoni, sta a dieta per appunto apparire donna. Che e; il motivo perche' i trans cominciano a schifare i dem
Interessante questa suddivisione, ovviamente sono generalizzazioni, ma non mi sorprenderebbe se fosse proprio come dice Giorgio

Sul tema dei pronomi io non ho questo problema tutti i giorni, non mi sono fatte regole, ma ti consiglierei di rispettare chi hai davanti, non gli interlocutori immaginari. Se hai di fronte un ceffo che vorrebbe essere visto come una donna, sii gentile con lui, anzi con lei

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Johnny Wadd
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Re: (OT) Politica Estera

#245 Messaggio da Johnny Wadd »

Un break ci vuole.


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Re: (OT) Politica Estera

#246 Messaggio da Johnny Wadd »


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Re: (OT) Politica Estera

#247 Messaggio da Paperinik »

In amerika se arresti a caso caschi comunque bene

"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: (OT) Politica Estera

#248 Messaggio da Azophfaz »

GeishaBalls ha scritto:
19/09/2025, 9:03

Arriva Trump e miracolosamente i comici che da dieci o vent’anni portano soldi alle tv diventano sacrificabili. Che coincidenza.

Il governo statunitense minaccia le grandi corporation di revocare licenze, fa causa miliardaria al NYT, e non c’è secondo la destra nessuna minaccia alla libertà di parola. Il vice presidente degli sta uniti JD Vance raccomanda alle aziende di licenziare chi fa commenti contro la narrazione ufficiale su Kirk ed agli utenti di segnalarli e questo non è una mossa chiara e liberticida. Vuoi dire che Kirk era una brutta persona? Perdi il lavoro o se la tua azienda vuol fare l’eroe woke dovrà vedersela con il governo USA e magari rinunciare a contratti o avere cause

Seguo il meme di Johnny: la merda è saporita, miliardi di mosche mangiano merda, prove me wrong.

Non c’è evidentemente niente che la logica possa toccare i maga de noantri, nemmeno si accorgono di applicare la stessa cancel culture che vedevano ovunque

Se permetti, credo che celebrare una tragedia e incoraggiare atti gravi come prendere un fucile e sparare a qualcuno "perché ritenuto cattivo da qualcuno" sia una questione infinitamente più seria rispetto alle solite lamentele sulla cosiddetta "cancel culture". Se per te queste due cose sono sullo stesso piano, allora stai facendo un esercizio di profonda disonestà intellettuale.

Qui stiamo parlando di persone che idolatrano un idiota che ha commesso un omicidio. Alcuni lo fanno con goliardia, prendendo per il culo la situazione, altri invece scrivono cose ben più pesanti e inquietanti. In entrambi i casi, per me si tratta di idioti. E diventano ancora più ridicoli quando, dopo aver scritto simili oscenità, si lamentano di essere stati licenziati e gridano alla censura.
Puoi anche seguire il meme di Johnny e continuare a confondere la libertà di parola con l’assenza di conseguenze derivanti la libertà di dire il cazzo che ti pare, ma ti ricordo che negli Stati Uniti sei liberissimo di dire quello che vuoi e gli altri sono altrettanto liberi di reagire con schifando il tuo pensiero, compresi datori di lavoro, enti pubblici o utenti social. Se ti rallegri pubblicamente di un omicidio o sbeffeggi la famiglia della vittima, non puoi aspettarti che tutto fili liscio.

Se poi vuoi parlare della cancel culture, e vuoi mettere sullo stesso piano questi comportamenti con chi in passato è stato criticato o addirittura licenziato (ingiustamente) per aver espresso un'opinione sui trans nello sport femminile, allora stai mescolando mele con viti arrugginite. La libertà di parola non è mai stata sinonimo d’impunità sociale. È sempre stato così solo che in passato si veniva licenziati anche per sciocchezze molto meno gravi. Come appunto un'opinione divisiva sul gender eccetera
Ma oggi, se fossi un datore di lavoro negli Stati Uniti e scoprissi che uno dei miei dipendenti passa il tempo a ridicolizzare tragedie o a glorificare un omicidio, beh... un pensierino al licenziamento lo farei eccome. Non si tratta di censura, si tratta di decenza minima e della responsabilità che ognuno ha per ciò che dice, soprattutto in pubblico.
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Re: (OT) Politica Estera

#249 Messaggio da Azophfaz »

GeishaBalls ha scritto:
19/09/2025, 9:16
Azophfaz ha scritto:
19/09/2025, 5:17
Johnny Wadd ha scritto:
18/09/2025, 9:06


Trump ha chiesto 15 miliardi di dollari al New York Times facendogli causa per certi articoli che lo criticavano. Con metodi mafiosi fa pressioni sulle aziende che non limitano o cacciano quelli che dicono cose non gradite a lui. Ovviamente per quelli come il Grandi è tutto normale. Lui impegnato nella caccia alle streghe contro la sinistra questo non lo nota.
Anche su questo punto sei parecchio confuso. Trump non fa causa per “zittire” qualcuno, ma perché ritiene che alcune testate giornalistiche abbiano commesso illeciti, come diffamazione o calunnia, diffondendo disinformazione o attribuendogli dichiarazioni o comportamenti falsi.
Il suo scopo, in questi casi, non è “far chiudere la bocca” alla stampa in generale, ma ottenere un risarcimento per i danni subiti. In passato ha già vinto o patteggiato diverse cause contro testate giornalistiche che avevano pubblicato notizie false o fuorvianti su di lui.
Per esempio:
Nel 2023, la CNN ha accettato un patteggiamento con Trump in una causa da 475 milioni di dollari, dopo che lui aveva sostenuto che la rete lo avesse diffamato accusandolo di essere “un nazista” e di aver promosso una “grande menzogna” sulle elezioni.

Il New York Times, invece, è riuscito a vincere una causa intentata da Trump nel 2021 per un'inchiesta sulle sue tasse, ma in quel caso il giudice ha ritenuto che si trattasse di attività giornalistica lecita. Quindi non tutte le cause vanno a suo favore, ma non si può dire che le faccia per censura. Ma più precisamente per far sborsare soldi a coglioni che nell'ipotesi più probabile hanno "ingigantito o inventato di sana pianta" fatti contro di lui. Trump cerca di colpire economicamente quelle testate che, secondo lui, danneggiano la sua immagine con notizie false. Lo fa nel contesto del diritto, non con atti autoritari.

Se un tribunale accerta che ciò che è stato detto è falso e diffamatorio, allora la testata è obbligata a pagare. E infatti, se non fossero colpevoli di false attribuzioni, non ci sarebbe nulla da patteggiare.

In sintesi, lo scopo principale è ottenere un risarcimento economico e, in parte, ristabilire una versione dei fatti più corretta secondo il suo punto di vista. Non si tratta di censura o repressione della libertà di stampa, ma di usare gli strumenti legali disponibili per difendere la propria reputazione.
Ecco qua, l’interpretazione psicologica giustificazionista. Il fatto che i capi di Stato o membri di governo evitino di fare cause alla stampa fa parte degli indicatori quando si fanno le classifiche della libertà di stampa nei vari paesi: “i giornalisti vengono ammazzati? Vengono licenziati? Vengono minacciati?” Il primo caso è la Russia, ma nel secondo e terzo c’è anche l’America di Trump

Salvini contro il giornalista Saviano si può vedere in tribunale, ma il contrario no perché Salvini può difendersi con il suo ruolo. Il parere di Saviano “ministro della malavita” è perseguibile mentre Trump può dire che il NYT è merda e pubblica solo fake news e non rischia nulla.

Anche per questo i membri di un governo dovrebbero evitare di difendersi dalle opinioni altri, salvo casi eclatanti di diffamazione su accuse di fatti concreti


Il tuo ragionamento parte da un presupposto sbagliato, che un politico, in quanto tale, debba subire qualunque falsità o manipolazione senza potersi difendere, per non “spaventare” la stampa. Scusa, ma questo non è garantire la libertà di stampa è semplicemente un garantire l’impunità giornalistica.

La libertà di stampa è un pilastro della democrazia, certo. Ma non è un lasciapassare per dire qualunque falsità senza doverne rispondere. E se una testata pubblica un’invenzione, manipola una dichiarazione o attribuisce un fatto mai avvenuto, (come succede quasi sempre oggigiorno) il tribunale è il posto giusto per chiarire. Trump non sta “zittendo” nessuno, sta chiedendo conto di accuse che ritiene false. E lo fa in tribunale, non mandando camionette sotto le redazioni... e guarda un po alcune delle sue cause le ha pure vinte, quindi è dimostrato che alcuni giornalisti e giornalai dicono un sacco di fregnacce ridicole.

Parlare di "America come la Russia" perché Trump fa causa civile a una testata è semplicemente ridicolo. In Russia ti sparano per un’inchiesta. In America ti mandano un avvocato e, se vinci, ti porti a casa un patteggiamento. C’è una bella differenza tra una querela e un’esecuzione.
Se pensi che la stampa possa dire tutto e che chi è oggetto di falsità debba tacere “per non ledere l’equilibrio istituzionale”, stai dicendo che la stampa è intoccabile. Questo non è giornalismo libero, è una licenza a calunniare senza rischi, a senso unico.

Il potere si deve bilanciare, non annullare. E la libertà di parola, tanto per i giornalisti quanto per i politici, viene con un prezzo, la responsabilità di quello che si dice. Altrimenti non è libertà, è immunità. E non c’è niente di democratico nell’immunità unilaterale. Anzi abbiamo visto cosa comporta ad avere giornalisti che prima ti condannano facendo l'articoletto ridicolo, lo scoop sensazionalistico sbattendoti in prima 'pagina, e poi dopo qualche mesetto un piccolo articoletto nel dire che forse si erano sbagliati, che non era in quel modo, che si è presi una "svista" mentre la tua reputazione è ormai compromessa.
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Re: (OT) Politica Estera

#250 Messaggio da GeishaBalls »

Azophfaz ha scritto:
19/09/2025, 21:30
GeishaBalls ha scritto:
19/09/2025, 9:03

Arriva Trump e miracolosamente i comici che da dieci o vent’anni portano soldi alle tv diventano sacrificabili. Che coincidenza.

Il governo statunitense minaccia le grandi corporation di revocare licenze, fa causa miliardaria al NYT, e non c’è secondo la destra nessuna minaccia alla libertà di parola. Il vice presidente degli sta uniti JD Vance raccomanda alle aziende di licenziare chi fa commenti contro la narrazione ufficiale su Kirk ed agli utenti di segnalarli e questo non è una mossa chiara e liberticida. Vuoi dire che Kirk era una brutta persona? Perdi il lavoro o se la tua azienda vuol fare l’eroe woke dovrà vedersela con il governo USA e magari rinunciare a contratti o avere cause

Seguo il meme di Johnny: la merda è saporita, miliardi di mosche mangiano merda, prove me wrong.

Non c’è evidentemente niente che la logica possa toccare i maga de noantri, nemmeno si accorgono di applicare la stessa cancel culture che vedevano ovunque

Se permetti, credo che celebrare una tragedia e incoraggiare atti gravi come prendere un fucile e sparare a qualcuno "perché ritenuto cattivo da qualcuno" sia una questione infinitamente più seria rispetto alle solite lamentele sulla cosiddetta "cancel culture". Se per te queste due cose sono sullo stesso piano, allora stai facendo un esercizio di profonda disonestà intellettuale.

Qui stiamo parlando di persone che idolatrano un idiota che ha commesso un omicidio. Alcuni lo fanno con goliardia, prendendo per il culo la situazione, altri invece scrivono cose ben più pesanti e inquietanti. In entrambi i casi, per me si tratta di idioti. E diventano ancora più ridicoli quando, dopo aver scritto simili oscenità, si lamentano di essere stati licenziati e gridano alla censura.
Puoi anche seguire il meme di Johnny e continuare a confondere la libertà di parola con l’assenza di conseguenze derivanti la libertà di dire il cazzo che ti pare, ma ti ricordo che negli Stati Uniti sei liberissimo di dire quello che vuoi e gli altri sono altrettanto liberi di reagire con schifando il tuo pensiero, compresi datori di lavoro, enti pubblici o utenti social. Se ti rallegri pubblicamente di un omicidio o sbeffeggi la famiglia della vittima, non puoi aspettarti che tutto fili liscio.

Se poi vuoi parlare della cancel culture, e vuoi mettere sullo stesso piano questi comportamenti con chi in passato è stato criticato o addirittura licenziato (ingiustamente) per aver espresso un'opinione sui trans nello sport femminile, allora stai mescolando mele con viti arrugginite. La libertà di parola non è mai stata sinonimo d’impunità sociale. È sempre stato così solo che in passato si veniva licenziati anche per sciocchezze molto meno gravi. Come appunto un'opinione divisiva sul gender eccetera
Ma oggi, se fossi un datore di lavoro negli Stati Uniti e scoprissi che uno dei miei dipendenti passa il tempo a ridicolizzare tragedie o a glorificare un omicidio, beh... un pensierino al licenziamento lo farei eccome. Non si tratta di censura, si tratta di decenza minima e della responsabilità che ognuno ha per ciò che dice, soprattutto in pubblico.
Ridicolizzare e giustificare l’ omicidio lo dice perché sei convinto o per cercare di aver ragione ad ogni costo? Perché in ogni caso il free speech tanto decantato dovrebbe essere rispettato. La cancel culture non va bene per cancellare assassini schiavisti razzisti, e poi sarebbe giustificata verso comici che prendono per il culo Trump, per come piangeva lacrime di coccodrillo un giorno e festeggiava il giorno dopo. Su questo sarebbe giustificata la censura, il licenziamento del. O i o, la mi accia di revocare la licenza alla ABC?

Post invecchiato male in ogni caso. TrumP rivendica il diritto di togliere le licenze alle tv che lo criticano. Ed i campioni del free speech cosa dicono ora?

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Re: (OT) Politica Estera

#251 Messaggio da dostum »

GeishaBalls ha scritto:
20/09/2025, 13:46

Post invecchiato male in ogni caso. TrumP rivendica il diritto di togliere le licenze alle tv che lo criticano. Ed i campioni del free speech cosa dicono ora?
che i comici politicanti han rotto il cazzo
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Re: (OT) Politica Estera

#252 Messaggio da GeishaBalls »

dostum ha scritto:
20/09/2025, 13:49
GeishaBalls ha scritto:
20/09/2025, 13:46
Post invecchiato male in ogni caso. TrumP rivendica il diritto di togliere le licenze alle tv che lo criticano. Ed i campioni del free speech cosa dicono ora?
che i comici politicanti han rotto il cazzo
Non fai testo.
Tu non sei un campione del free speech, per te è la CIA che parla e decide tutto, quindi anche i comici erano della CIA, chi minaccia la tv è della CIA, chi nella tv livcenzia il comico è della CIA. Quando poi fai fatica a costruire una storia logica con queste contraddizioni, pensi ad una psyop della CIA che prova a confonderti

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Re: (OT) Politica Estera

#253 Messaggio da GeishaBalls »

Azophfaz ha scritto:
19/09/2025, 21:38
GeishaBalls ha scritto:
19/09/2025, 9:16
Azophfaz ha scritto:
19/09/2025, 5:17
Johnny Wadd ha scritto:
18/09/2025, 9:06


Trump ha chiesto 15 miliardi di dollari al New York Times facendogli causa per certi articoli che lo criticavano. Con metodi mafiosi fa pressioni sulle aziende che non limitano o cacciano quelli che dicono cose non gradite a lui. Ovviamente per quelli come il Grandi è tutto normale. Lui impegnato nella caccia alle streghe contro la sinistra questo non lo nota.
Anche su questo punto sei parecchio confuso. Trump non fa causa per “zittire” qualcuno, ma perché ritiene che alcune testate giornalistiche abbiano commesso illeciti, come diffamazione o calunnia, diffondendo disinformazione o attribuendogli dichiarazioni o comportamenti falsi.
Il suo scopo, in questi casi, non è “far chiudere la bocca” alla stampa in generale, ma ottenere un risarcimento per i danni subiti. In passato ha già vinto o patteggiato diverse cause contro testate giornalistiche che avevano pubblicato notizie false o fuorvianti su di lui.
Per esempio:
Nel 2023, la CNN ha accettato un patteggiamento con Trump in una causa da 475 milioni di dollari, dopo che lui aveva sostenuto che la rete lo avesse diffamato accusandolo di essere “un nazista” e di aver promosso una “grande menzogna” sulle elezioni.

Il New York Times, invece, è riuscito a vincere una causa intentata da Trump nel 2021 per un'inchiesta sulle sue tasse, ma in quel caso il giudice ha ritenuto che si trattasse di attività giornalistica lecita. Quindi non tutte le cause vanno a suo favore, ma non si può dire che le faccia per censura. Ma più precisamente per far sborsare soldi a coglioni che nell'ipotesi più probabile hanno "ingigantito o inventato di sana pianta" fatti contro di lui. Trump cerca di colpire economicamente quelle testate che, secondo lui, danneggiano la sua immagine con notizie false. Lo fa nel contesto del diritto, non con atti autoritari.

Se un tribunale accerta che ciò che è stato detto è falso e diffamatorio, allora la testata è obbligata a pagare. E infatti, se non fossero colpevoli di false attribuzioni, non ci sarebbe nulla da patteggiare.

In sintesi, lo scopo principale è ottenere un risarcimento economico e, in parte, ristabilire una versione dei fatti più corretta secondo il suo punto di vista. Non si tratta di censura o repressione della libertà di stampa, ma di usare gli strumenti legali disponibili per difendere la propria reputazione.
Ecco qua, l’interpretazione psicologica giustificazionista. Il fatto che i capi di Stato o membri di governo evitino di fare cause alla stampa fa parte degli indicatori quando si fanno le classifiche della libertà di stampa nei vari paesi: “i giornalisti vengono ammazzati? Vengono licenziati? Vengono minacciati?” Il primo caso è la Russia, ma nel secondo e terzo c’è anche l’America di Trump

Salvini contro il giornalista Saviano si può vedere in tribunale, ma il contrario no perché Salvini può difendersi con il suo ruolo. Il parere di Saviano “ministro della malavita” è perseguibile mentre Trump può dire che il NYT è merda e pubblica solo fake news e non rischia nulla.

Anche per questo i membri di un governo dovrebbero evitare di difendersi dalle opinioni altri, salvo casi eclatanti di diffamazione su accuse di fatti concreti
Il tuo ragionamento parte da un presupposto sbagliato, che un politico, in quanto tale, debba subire qualunque falsità o manipolazione senza potersi difendere, per non “spaventare” la stampa. Scusa, ma questo non è garantire la libertà di stampa è semplicemente un garantire l’impunità giornalistica.

La libertà di stampa è un pilastro della democrazia, certo. Ma non è un lasciapassare per dire qualunque falsità senza doverne rispondere. E se una testata pubblica un’invenzione, manipola una dichiarazione o attribuisce un fatto mai avvenuto, (come succede quasi sempre oggigiorno) il tribunale è il posto giusto per chiarire. Trump non sta “zittendo” nessuno, sta chiedendo conto di accuse che ritiene false. E lo fa in tribunale, non mandando camionette sotto le redazioni... e guarda un po alcune delle sue cause le ha pure vinte, quindi è dimostrato che alcuni giornalisti e giornalai dicono un sacco di fregnacce ridicole.

Parlare di "America come la Russia" perché Trump fa causa civile a una testata è semplicemente ridicolo. In Russia ti sparano per un’inchiesta. In America ti mandano un avvocato e, se vinci, ti porti a casa un patteggiamento. C’è una bella differenza tra una querela e un’esecuzione.
Se pensi che la stampa possa dire tutto e che chi è oggetto di falsità debba tacere “per non ledere l’equilibrio istituzionale”, stai dicendo che la stampa è intoccabile. Questo non è giornalismo libero, è una licenza a calunniare senza rischi, a senso unico.

Il potere si deve bilanciare, non annullare. E la libertà di parola, tanto per i giornalisti quanto per i politici, viene con un prezzo, la responsabilità di quello che si dice. Altrimenti non è libertà, è immunità. E non c’è niente di democratico nell’immunità unilaterale. Anzi abbiamo visto cosa comporta ad avere giornalisti che prima ti condannano facendo l'articoletto ridicolo, lo scoop sensazionalistico sbattendoti in prima 'pagina, e poi dopo qualche mesetto un piccolo articoletto nel dire che forse si erano sbagliati, che non era in quel modo, che si è presi una "svista" mentre la tua reputazione è ormai compromessa.
“Qualsiasi falsità o manipolazione” chi lo decide quali sono? Negli stati di diritto sarebbero i giudici, le calunnie vengono denunciate, indagate, giudicate dai giudici: Salvini è stato diffamato da Saviano e lo ha querelato.

Tu vuoi farlo giudicare al governo in carica? Il governo che decide cosa si può dire su di lui? Potrebbe essere il ministero della cultura popolare, il miniculpop. Era una creatura fascista, ti piacerebbe

giorgiograndi
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Re: (OT) Politica Estera

#254 Messaggio da giorgiograndi »

Un giornalista che manipola un video per fare in modo che un politico parli di massacro se non viene eletto, da chi deve essere giudicato?

Ma per Dio. Chiaramente viene giudicato dalla magistratura, ma lo Stato ha il sacrosanto diritto di togliere la licenza a quella tv.

3 giorni fa un comico italiano ha detto in tv al suo opponente verbale che: “gli dava due pugni in faccia e lo andava a prendere a casa visto che sa dove abita”
Se ti serve un giudice per fare in modo che quel comico non vada più in tv allora hai perso la bussola

https://youtu.be/bPTv1ECfXiY?si=y5WEmcN8w-pMyHuF

“Non ci deve essere un contraddittorio”
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Re: (OT) Politica Estera

#255 Messaggio da Azophfaz »

GeishaBalls ha scritto:
20/09/2025, 13:46


Ridicolizzare e giustificare l’ omicidio lo dice perché sei convinto o per cercare di aver ragione ad ogni costo? Perché in ogni caso il free speech tanto decantato dovrebbe essere rispettato. La cancel culture non va bene per cancellare assassini schiavisti razzisti, e poi sarebbe giustificata verso comici che prendono per il culo Trump, per come piangeva lacrime di coccodrillo un giorno e festeggiava il giorno dopo. Su questo sarebbe giustificata la censura, il licenziamento del. O i o, la mi accia di revocare la licenza alla ABC?

Post invecchiato male in ogni caso. TrumP rivendica il diritto di togliere le licenze alle tv che lo criticano. Ed i campioni del free speech cosa dicono ora?
Il punto è che Kimmel quando ha preso per il culo trump è satira ma quando nel suo ridicolo monologo ha aggiunto:
“We hit some new lows over the weekend with the MAGA gang desperately trying to characterize this kid who murdered Charlie Kirk as anything other than one of them and doing everything they can to score political points from it.”

“The MAGA gang is trying to characterize this kid who murdered Charlie Kirk as anything other than one of them.”

Traduzione letterale:
...con la gang MAGA che cerca disperatamente di presentare questo ragazzo (che ha ucciso Charlie Kirk) come qualcosa di diverso da uno di loro...

da un punto di vista logico e grammaticale, Kimmel sta dicendo che la gang MAGA cerca disperatamente di farlo sembrare qualcosa di diverso da uno di loro, implicando che, in realtà, secondo lui, l'assassino È uno di loro.



In quel punto Jimmy Kimmel implica chiaramente, con struttura grammaticale e sintattica inequivocabile, che l’assassino di Charlie Kirk è “uno dei MAGA”, e che i sostenitori di Trump stanno cercando di negarlo o distorcerlo per trarne vantaggio politico. Da qui si ricava anche il fatto che Kimmel stia seguendo in quel commento una teoria di alcuni organi/media di nicchia, del voler a tutti i costi incasellare l'assassino con ideologia specifica, ovvero che appartiene ad una così detta famiglia MAGA e quindi anche lui stesso come MAGA.
Ma questa è disinformazione spicciola e beota per semplificare e fare una parodia dell'intera tragedia.

Quindi si Kimmel in quel tratto di commento sta praticamente puntando il dito, come se tu ti presentassi ad un funerale e vuoi indicare qualcuno a cui addossare la colpa, chissà cosa succede se lo fai.. in un Paese polarizzato e pieno di odio. Il minimo che tu puoi fare come capo azienda di ABC e liberarti di quel coglione per non "far scattare" ulteriori atti di violenza, dire vedete abbiamo licenziato sto coglione che puntava il dito.

Parliamo di un programma in costante declino di ascolti, che era diventato l'organo di propaganda (a torto o a ragione non se li inculava più nessuno) Io come capo di un'azienda ci penserei bene, ciò non configura come censura liberarsi di quel tizio.

Quindi in linea generale il licenziamento è dovuto al commento sull'affibiare la colpa a qualcuno
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