

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Hai perfettamente ragione, infatti io non le accendo più...Devo dire che i fari accesi hanno una certa utilità in qualsiasi condizione climatica e visiva per aumentare la propria visibilità , questo è innegabile, ma forse non si è tenuto conto che i fari non sono stati progettati per rimanere sempre accesi, più giusto sarebbe stato rendere obbligatorio le case costruttrici a montare direttamente in fabbrica luci diurne che si accendono con il motore come ha gia fatto L'Audi e di recente la Lancia con la Delta. Se poi aggiungiamo che su alcune auto per cambiare la lampadina bisogna smontare il paraurti, la sicurezza rischia di diventare un affare per elettrauto e carrozzieriradek66 ha scritto:![]()
![]()
![]()
![]()
Ordunque: era, mi pare, l'estate del 2003 quando, nel contesto del nuovo codice stradale, entró in vigore la norma che impone alle auto di tenere accesi i fari anabbaglianti anche durante le ore diurne su tutte le strade ad eccezione di quelle nei centri urbani (che tra l'altro non si capisce dove inizi e dove finisca questo tipo di strade).
Le mie perplessità inizialmente erano mosse da una sensibilità , diciamo, ambientalistica... quante cazzo di auto circolano al giorno in Italia? Perchè tutte tengano i fari accesi anche di giorno quanta cazzo di energia ci vuole? Bah... Inoltre non capivo a cosa potesse servire, quale ne fosse l'ultilità , se si eccettuano particolari condizioni di scarsa visibilità dovute a fattori climatici quali nebbia, forti temporali, neve ecc...
Adesso, dopo più di tre anni, ho capito tutto; la norma serve ad ingrassare i produttori di luci per auto e gli elettrauto che le montano. Nell'ultimo anno ho dovuto cambiare alla mia auto (che è per inciso del 2004), prima l'anabbagliante sinistro, poi il destro... Inoltre, mi capita sempre più frequentemente di incrociare auto con fari malfunzionanti; l'altra sera, ad esempio, tragitto dalla palestra a casa mia (circa 5 km), ne ho incrociate nove!
Che pena...
![]()
![]()
![]()
cangaceiro ha scritto:alex1jd1 ha scritto:credo che il punto dolente sia proprio questo. l'anno di tempo dall'emissione della sentenza non è per pagare, ma per fare appello. Se invece, come accaduto, ti viene notificata, il termine per l'appello è di un mese. Ma il pagamento di quanto stabilito in sentenza lo devi fare subito; anche se fai appello, perchè la sentenza di primo grado rimane esecutiva (salvo che il giudice d'appello non ne disponga la sospensione). L'avvocato di controparte sarebbe stato scorretto se avesse proceduto alla notifica subito dopo l'emissione della sentenza, al solo scopo di far lievitare le spese. Ma dato il tempo trascorso senza il tuo adempimento (che a quanto pare dovuto a causa di cattivi consigli) era inevitabile che ti arrivasse la notifica con il precetto. L'avvocato di controparte, è vero, avrebbe potuto chiederti informalmente (attraverso il tuo legale) se avevi intenzione di pagare spontaneamente, ma questa sarebbe stata una pura cortesia da parte sua, a cui non era obbligato.cangaceiro ha scritto:
2. A maggio mi incontro nello studio del mio avvocato a mia chiara domanda: "quando li devo pagare questi soldi?" lui rispose: "Se non viene fatta la notifica abbiamo massimo 1 anno per pagare in quanto dopo detta data fa partire il tutto il Tribunale di Firenze; altrimenti al momento in cui l'avvocato della controparte fa la notifica, ma comunque al di là di quello sancito in sentenza non avremo altro da pagare se non un 100 euro di spese del Tribunale."
si gli devi pagare tutto, lui ha il mandato puo utilizzarlo per ottenere un titolo esecutivo
scusami vado ad intuizione...ma devo pagare per forza le spese post sentenza? perchè?
beh perchè non sono state inserite nella sentenza del giudice, non le devo pagare solo se esiste un titolo esecutivo?
pensa se avesse inserito anche i compensi del consulente tecnico di parte...
rispondo così da non addetto ai lavori.
mi dispiace risultare antipatico ma,cangaceiro ha scritto:alex1jd1 ha scritto:credo che il punto dolente sia proprio questo. l'anno di tempo dall'emissione della sentenza non è per pagare, ma per fare appello. Se invece, come accaduto, ti viene notificata, il termine per l'appello è di un mese. Ma il pagamento di quanto stabilito in sentenza lo devi fare subito; anche se fai appello, perchè la sentenza di primo grado rimane esecutiva (salvo che il giudice d'appello non ne disponga la sospensione). L'avvocato di controparte sarebbe stato scorretto se avesse proceduto alla notifica subito dopo l'emissione della sentenza, al solo scopo di far lievitare le spese. Ma dato il tempo trascorso senza il tuo adempimento (che a quanto pare dovuto a causa di cattivi consigli) era inevitabile che ti arrivasse la notifica con il precetto. L'avvocato di controparte, è vero, avrebbe potuto chiederti informalmente (attraverso il tuo legale) se avevi intenzione di pagare spontaneamente, ma questa sarebbe stata una pura cortesia da parte sua, a cui non era obbligato.cangaceiro ha scritto:
2. A maggio mi incontro nello studio del mio avvocato a mia chiara domanda: "quando li devo pagare questi soldi?" lui rispose: "Se non viene fatta la notifica abbiamo massimo 1 anno per pagare in quanto dopo detta data fa partire il tutto il Tribunale di Firenze; altrimenti al momento in cui l'avvocato della controparte fa la notifica, ma comunque al di là di quello sancito in sentenza non avremo altro da pagare se non un 100 euro di spese del Tribunale."
scusami vado ad intuizione...ma devo pagare per forza le spese post sentenza? perchè?
beh perchè non sono state inserite nella sentenza del giudice, non le devo pagare solo se esiste un titolo esecutivo?
pensa se avesse inserito anche i compensi del consulente tecnico di parte...
rispondo così da non addetto ai lavori.
Sharky79 ha scritto:La Batteria la carica l'alternatore con il movimento del motore (che va a benzina).gyo ha scritto:Premetto che di meccanica me ne intendo relativamente poco..elam ha scritto:Tenere accese le luci in media 5 o 6 ore in più al giorno, comporta un consumo di 41 litri di carburante in più l'anno, moltiplicato 32 milioni di autoveicoli fanno un consumo di 1 miliardo e mezzo di litri che a 1€ e 30 al litro fa grosso modo 2500 miliardi di LIRE che si incamera lo stato. Un altra legge fatta dai nostri "Dipendenti-petrolicizzati", senza parlare delle tonnellate di emissioni di gas nocivi riversate nell'aria che respiriamo in questo momento
Fonti:Beppe Grillo
ma mi chiedevo: Xkè consumo più carburante viaggiando con le luci accese, se le stesse sono alimentate da una batteria?
Tuttavia (secondo me) il motore non consuma di più per ricaricare la batteria (l'alternatore è sempre collegato) se tengo i fari spenti o accesi.
Il punto rimane l'usura della lampadina che mi pare insulso rispetto al danno che puó fare un incidente se non "vedo" una macchina che arriva.
baroccosiffredi ha scritto:Hai perfettamente ragione, infatti io non le accendo più...radek66 ha scritto:![]()
![]()
![]()
![]()
Ordunque: era, mi pare, l'estate del 2003 quando, nel contesto del nuovo codice stradale, entró in vigore la norma che impone alle auto di tenere accesi i fari anabbaglianti anche durante le ore diurne su tutte le strade ad eccezione di quelle nei centri urbani (che tra l'altro non si capisce dove inizi e dove finisca questo tipo di strade).
Le mie perplessità inizialmente erano mosse da una sensibilità , diciamo, ambientalistica... quante cazzo di auto circolano al giorno in Italia? Perchè tutte tengano i fari accesi anche di giorno quanta cazzo di energia ci vuole? Bah... Inoltre non capivo a cosa potesse servire, quale ne fosse l'ultilità , se si eccettuano particolari condizioni di scarsa visibilità dovute a fattori climatici quali nebbia, forti temporali, neve ecc...
Adesso, dopo più di tre anni, ho capito tutto; la norma serve ad ingrassare i produttori di luci per auto e gli elettrauto che le montano. Nell'ultimo anno ho dovuto cambiare alla mia auto (che è per inciso del 2004), prima l'anabbagliante sinistro, poi il destro... Inoltre, mi capita sempre più frequentemente di incrociare auto con fari malfunzionanti; l'altra sera, ad esempio, tragitto dalla palestra a casa mia (circa 5 km), ne ho incrociate nove!
Che pena...
![]()
![]()
![]()